L’istruzione e la formazione professionale (Vocational Education and Training, VET) rappresentano una componente fondamentale del programma Erasmus+ dell’Unione Europea (UE). Questo segmento del programma mira a rafforzare le competenze professionali, migliorare l’occupabilità e favorire l’adattamento alle dinamiche economiche e tecnologiche in continua evoluzione.
Come vi abbiamo raccontato in questo approfondimento, grazie a Erasmus+ studenti, apprendisti, formatori e operatori di settore hanno la possibilità di partecipare a mobilità internazionali, acquisendo competenze tecniche e trasversali che potenziano la loro crescita personale e professionale. Questo articolo esplora il ruolo odierno del VET nel programma Erasmus+ analizzandone le opportunità future, le sfide e l’impatto.
Il contesto e gli obiettivi del VET in Erasmus+
L’UE riconosce l’importanza del VET per il futuro del mercato del lavoro e per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europea per le Competenze 2030.
Il VET in Erasmus+ mira a:
incrementare l’occupabilità dei partecipanti, attraverso esperienze formative in contesti lavorativi internazionali;
favorire l’internazionalizzazione delle imprese, supportando lo sviluppo di competenze rilevanti per mercati globalizzati;
promuovere l’inclusione sociale, offrendo opportunità di mobilità a gruppi svantaggiati, riducendo le barriere economiche, linguistiche e culturali;
rafforzare la qualità della formazione, attraverso lo scambio di buone pratiche tra istituzioni educative e imprese.
Dal 2014 al 2020, Erasmus+ ha sostenuto più di 1 milione di partecipanti nel settore VET. Con il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027, il budget per il VET è stato aumentato, riflettendo la crescente priorità dell’UE su competenze digitali, sostenibilità e inclusione.
Le opportunità offerte dal VET in Erasmus+
Il VET in Erasmus+ offre diverse opportunità di mobilità e cooperazione internazionale, rivolte a studenti, apprendisti, formatori e altre figure professionali. Analiziamo per ogni ambito le possibilità che il progetto mira a creare e sviluppare.
Mobilità per studenti e apprendisti
Gli studenti iscritti a istituti di formazione professionale e gli apprendisti hanno l’opportunità di partecipare a periodi di formazione o tirocinio all’estero, presso istituzioni educative o aziende. Tali esperienze permettono loro di sviluppare competenze tecniche specifiche direttamente applicabili al contesto lavorativo, migliorare competenze trasversali (come la capacità di lavorare in team multiculturali, problem solving e adattabilità), accrescere la conoscenza delle lingue straniere (competenza cruciale in un mercato del lavoro globalizzato).
Ad esempio, un apprendista meccanico potrebbe trascorrere sei mesi in un’officina in Germania, apprendendo tecnologie avanzate e pratiche di lavoro locali, che poi potrebbe applicare nel proprio paese d’origine.
Mobilità per formatori e personale VET
Anche i formatori e il personale amministrativo degli istituti VET possono partecipare a mobilità all’estero. Le attività includono:
Job shadowing presso istituzioni educative o aziende straniere.
Corsi di formazione mirati al miglioramento delle competenze didattiche, con particolare attenzione all’insegnamento digitale e inclusivo.
Scambi di esperienze per lo sviluppo di metodologie innovative e l’adattamento alle esigenze del mercato del lavoro.
Partenariati strategici
Il VET in Erasmus+ promuove la cooperazione tra istituzioni educative, imprese, enti pubblici e ONG attraverso partenariati strategici. Tali progetti mirano a sviluppare nuovi curricula e materiali didattici, promuovere innovazioni tecnologiche attraverso la collaborazione tra accademia e industria, facilitare il riconoscimento delle qualifiche in ambito internazionale, anche tramite il sistema ECVET (European Credit System for Vocational Education and Training).
Centri di eccellenza professionale (CoVE)
Il programma Erasmus+ supporta anche i Centri di Eccellenza Professionale, piattaforme che integrano formazione, innovazione e ricerca. I CoVE rappresentano una sinergia tra educazione e industria, promuovendo ecosistemi locali e regionali competitivi e sostenibili.
Per approfondimento leggete questo articolo.
Le principali sfide del VET in Erasmus+
Nonostante il successo del programma, esistono diverse sfide che il programma VET si trova ad affrontare ogni anno e nel quale si cerca continuo miglioramento.
Barriere linguistiche e culturali
Le competenze linguistiche limitate possono rappresentare un ostacolo significativo per gli apprendisti e gli studenti in mobilità. Erasmus+ affronta questa sfida attraverso l’Online Linguistic Support (OLS), una piattaforma che offre corsi di lingua personalizzati.
Riconoscimento delle competenze acquisite
Il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche acquisite durante i periodi di mobilità non è ancora uniforme tra gli Stati membri. L’adozione diffusa dell’ECVET e la collaborazione con il quadro EQF (European Qualifications Framework) sono cruciali per migliorare la trasparenza.
Inclusione e accesso equo
Gruppi svantaggiati, come giovani con disabilità o provenienti da contesti socioeconomici deboli, incontrano spesso difficoltà nell’accesso alle opportunità offerte dal VET in Erasmus+. Programmi mirati e supporti finanziari dedicati sono essenziali per ridurre queste disuguaglianze.
Adattamento alle nuove tecnologie
L’introduzione di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, la robotica e l’Internet of Things (IoT) richiede un aggiornamento continuo delle competenze fornite dal VET. Erasmus+ incoraggia progetti che integrano tali tecnologie nei curricula formativi.
Impatto del VET in Erasmus+
Secondo il Rapporto sull’impatto di Erasmus+ del 2023 il VET ha dimostrato di avere un impatto significativo a vari livelli.
Benefici individuali
Gli studenti e gli apprendisti che partecipano a mobilità Erasmus+ riportano:
Aumento delle competenze occupazionali – secondo un rapporto della Commissione Europea, oltre il 70% dei partecipanti trova un impiego entro un anno dal completamento della mobilità.
Crescita personale – il 90% dei partecipanti ritiene che l’esperienza abbia aumentato la fiducia in sé stessi e la capacità di affrontare sfide professionali e personali.
Impatto sulle istituzioni
Le istituzioni educative che partecipano a Erasmus+ migliorano la qualità della formazione offerta, grazie all’introduzione di pratiche innovative e alla collaborazione con aziende e partner internazionali.
A livello macroeconomico, il VET contribuisce a ridurre la disoccupazione giovanile e a colmare il divario di competenze in settori chiave come la tecnologia, la salute e l’energia sostenibile. Inoltre, promuove l’inclusione sociale e la coesione europea.
Guardando al futuro
Il programma punta a migliorarsi in diversi ambiti. L’iniziativa “European Year of Skills 2023” ha sottolineato in particolare la necessità di un maggiore focus sulle competenze verdi e digitali. Erasmus+ continuerà a giocare un ruolo centrale in questo contesto, promuovendo un sistema educativo più resiliente, inclusivo e orientato al futuro.